03 settembre, 2009

Festa. Parmigiano Reggiano. Stricun

Mangiare Bere Giocare Godere, con quattro parole si può riassumere lo stile di vita Italiano.

In Italia, ogni paese ha una festa o una sagra, ci sono sempre bancarelle gastronomiche e giochi. Con la fine di Agosto finiscono anche le vacanze più lunghe dell’anno. Ciò però non vuol dire che gli Italiani tornino volentieri al lavoro, anzi Settembre è un mese di grandi feste.


Palidano, è situato a 5 km da Suzzara: si arriva in 5 minuti di macchina, 15 minuti di bicicletta o 50 minuti a piedi. Là, l’ultimo fine settimana di Agosto, c’è il festival ‘D’la Pepa’ che dura quattro giorni. Si possono assaggiare i piatti locali come il risotto alla mantovana, stinco di maiale, polenta o lambrusco. C’è anche la dimostrazione della produzione di parmigiano reggiano così come veniva fatto 50 anni fa.

Oggi, anche se i caseifici producono i formaggi in modo artigianale, la caldaia non utilizza più il calore prodotta dal fuoco ma si utilizza il vapore. I mastri casari vengono tutti gli anni dal caseificio di Paildano a fare la dimostrazione nel piazzale davanti al Ristorante Pepa. Qui è stata costruita una caldaia uguale a quella che veniva impiegata una volta. Il latte scremato della sera viene versato nelle tipiche caldaie di rame a forma di campana rovesciata. È molto difficile scaldare la vasca con il fuoco vivo del legno, soprattutto nelle giornate di caldo torrido. I mastri sembrano non soffrire il caldo, continuano a mescolare con un bastone e aggiungono caglio di vitello. Quando i latte arriva 52 gradi, i mastri spengono il fuoco sotto la caldaia con l’acqua. Il latte coagula in una decina di minuti. La cagliata che si presenta viene frammentata in minuscoli granuli della grandezza di un chicco di riso grazie ad un antico attrezzo detto spino.

Poi, la massa caseosa viene estratta con sapienti movimenti dal casaro. Tagliato in due parti e avvolto nella tipica tela, il formaggio viene immesso in una fascera che gli darà la sua forma definitiva. Un tempo si usava una forma di legno di faggio mentre oggi si utilizza la plastica. Il Parmigiano Reggiano, per potersi chiamare tale, deve passare attraverso numerosi controlli ed un minimo di 18 mesi di stagionatura.

Una forma di Parmigiano appena prodotta può anche essere venduta immediatamente. In questo caso non si può ancora parlare di Parmigiano Reggiano ma di un formaggio fresco detto Stricun. Si tratta di un formaggio morbido e freschissimo dal sapore di latte molto intenso. Questo squisito Stricun si può gustare solo nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano.

Polenta e Stinco


il calore prodotta dal fuoco con i mastri

I mastri spengono il fuoco sotto la caldaia con l’acqua

Tagliato in due parti

Avvolto nella tipica tela

il formaggio viene immesso in una fascera che gli darà la sua forma definitiva


Lo stricun freschissimo

Nuova e vecchia forma

1 commento:

Unknown ha detto...

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