19 dicembre, 2009
Ristorante di Pesce 。Sushi。La Mandragola
Continuo cercare un buon ristorante di pesce. Per una ragazza di Hong Kong sembra assurdo dire questa frase. A Hong Kong, infatti, se volessi mangiare pesce di mare, potrei infilarmi le ciabatte e uscire di casa; camminando solo pochi metri sarei sicura di trovare un ristorante di pesce. Pesce di mare, in cinese si scrive con due caratteri che significano ‘Mare Fresco’ quindi pesce è sinonimo di freschezza e spesso è ancora vivo.
Sono in Italia ormai da 3 anni e sto ancora cercando un buon ristorante di pesce. Forse perché sono al nord e per trovare pesce fresco come quello di Hong Kong dovrei andare verso sud, magari in Sicilia. Già. A Hong Kong, tutte le cose sono comode. Trovo sempre facilmente quello che cerco.
Ma l’Italia è una penisola no? Completamente circondata dal Mar Mediterraneo. Perché è così difficile trovare pesce buono e fresco? Ho fatto la stessa domanda ai miei amici Italiani tante volte, purtroppo non riesco a trovare la risposta. In Italia il pesce può essere fresco (conservato a temperature di refrigerazione), decongelato o congelato ma non viene mai venduto vivo. Inoltre il pesce fresco è sempre molto costoso. Forse vista la questione economica, il pesce non è così popolare. E’ forse anche per questo che qui al nord non è così facile trovare cuochi che sappiano cucinare bene il pesce.
Ma quanto costa il pesce in Italia? Per esempio, a Hong Kong, si mangia pesce fresco a Sai Kung, dove i clienti possono scegliere pesci vivi direttamente da una trentina di acquari, poi possono anche decidere come cuocerli. Per 4 persone, 8 grandi piatti di pesce freschi (incluso astice, vongole ecc...), più le bevande, costerebbe 100 euro tutto compreso. Ma in Italia, se mangio pesce al ristorante, nei locali più eleganti, ogni piatto costerebbe almeno 15 euro. Per una cena per 2 persone, antipasto primo e secondo servono circa 100 euro ma la qualità non è sempre garantita .
Negli ultimi anni, il Sushi è diventato una moda piuttosto diffusa in Italia. Tanti ristoranti giapponesi sono gestiti dai cinesi o, nei nuovi casi, da Italiani. Comunque è abbastanza difficile trovare un ristorante giapponese originale gestito da Giapponesi. In una città molto conservatrice come Mantova, si possono trovare quasi solo ristoranti di cucina tradizionale Mantovana. La cucina creativa è spesso esclusiva mentre quella etnica non è quasi mai davvero autentica. Ultimamente un Italiano ha aperto a Mantova un sushi shop in franchising. La fan page su facebook relativa ai suoi locali che ha già più di 4000 iscritti.
Un mercoledì sera del mese scorso, sono stata in questo sushi-shop famoso a Mantova. Lo stile è modernissimo, sembrava di mangiare in un astronave. Appena sono entrata, ho guardato subito il banco di preparazione del sushi, c’erano 3 cinesi giovanissimi, sono sushi-chef. Forse perché era mercoledì ma il locale era quasi del tutto vuoto. Ho ordinato il sushi più semplice in assoluto: salmone, tonno, anguilla. (abbiamo mangiato circa 12 pezzi con una bottiglia di acqua naturale e una birra per il costo di 32€)
In totale non siamo rimasti nel locale più di 30 minuti. Anche la ragazza della casa che ci ha visto uscire ci ha chiesto preoccupata: ‘Tutto bene?’
Non li si può certo biasimare, se non hanno mai assaggiato il sushi originale, non possono capire cos’è il vero sushi? Non mi sarei mai aspettata che questa catena potesse aprire 4 negozi nel nord Italia con questa qualità di cibo. Mi dispiace dirlo ma l’anguilla sapeva di plastica e gli altri pesci non sapevano di niente. Il riso del sushi era troppo compatto ed appiccicoso (stessa consistenza che ha il riso in una torta di riso…).
Nonostante mi sia capitato qualche volta di sbagliare ristorante, ciò non influenza il mio appetito. La zia di Corrado che abita a Guastalla ci ha parlato de ‘La Mandragola’ un ristorante che prepara bene il pesce. ‘La Mandragola’è solo a 15 minuti di macchina dalla casa nostra. Il ristorante non è sulle guide famose ma le recensioni che si possono trovare su internet ne parlano in modo entusiastico. Il ristorante gestito da una coppia è stato aperto nel 2001 e si serve direttamente del proprio orto.
Abbiamo provato questo ristorante ieri sera alle 8.30.
Appena entrati, un giovane cameriere ha fatto gli onori di casa. Ci ha dato il benvenuto facendoci accomodare in una confortevole sala d’attesa; ci ha portato due bicchieri di Prosecco come aperitivo. Nel frattempo abbiamo ricevuto il menù e la carta dei vini. Dopo aver ordinato, il cameriere ci ha portato un piccolo antipasto: due tazzine piene di polenta con ragù.
Mentre eravamo intenti nella lettura del menù e della carta dei vini, il cameriere ha preparato la tavola. Quando ci siamo seduti, infatti, l’acqua naturale e il vino da noi scelto erano pronti sul tavolo accanto al cesto del pane fatto in casa. Questo tipo di servizio è una nuova esperienza.
Io ho ordinato:
Antipasto
Noci di Capesante Brasate con Funghi Porcini e Olio alla Vaniglia 13€
Le capesante erano freschissime, brasate il giusto, appena cotte. In bocca l’insieme dato dai porcini e dalla crema di porri era troppo buono! Decisamente il mio piatto preferito!
Primo
Risotto d’orzo di gambero rosso di Sicilia 13€
Si vedeva facilmente dal colore che i gamberi erano freschissimi. La particolarità di questo piatto è che il cuoco ha sostituito il riso con l’orzo per fare risotto. Il tutto insaporito da una zuppa di gambero. C’era anche la testa del gambero: è la parte più gustosa.
Secondo
Millefoglie di Branzino alle Verdure Invernali 16€
In Europa, i branzini si mangiano senza pelle, ma per questo piatto era il contrario. Il gusto delicato del branzino si amalgamava con il sapore dolce dalle verdure dell’orto.
Corrado ha ordinato
Antipasto
Petto d'Oca Fumè con Insalatina in Misticanza 12€
Primo
Ravioletti di Tonno, Salsa di Zucca e Moscardini 13€
Secondo
Tagliata di Tonno con Radicchio, Noci e Mele 16€
Vino in abbinamento. Corrado ha scelto un bianco: Gewurztraminer 2008 di Elena Walch di Alto Adige.
La carta dei vini è ben fatta. Ho scoperto dopo che la moglie del gestore è una Sommelier. Per forza.
alle
11:41
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