Appeso sopra la mia scrivania c’è una mappa del Mondo, ogni volta che scrivo un articolo, chatto con gli amici lontani o scrivo il mio diario, inconsciamente guardo la mappa. Immagino il sole e la spiaggia in Brasile, immagino come sarebbe bello dormire con gli eschimesi, immagino come farei a camminare fino alla città di Machu Pichu, mi vedo mangiare ramen per le strade di Tokyo, o mentre vado avanti e indietro su un Tuk-tuk a Bangkok. Qualche volta ho una strana idea: il prossimo mese andrò in Romania e vagherò per il paese.
Non ricordo bene quando cominciò, in quale anno, quale mese ma quando guardo la mappa del Mondo, non sento più la stessa cosa. Provo un sentimento come se fossi davanti al dipinto de ‘La Gioconda’, darei due occhiate, con una grande ammirazione, magari farei anche 2 foto, poi continuerei ad andare avanti per apprezzare altri dipinti. Cioè, adesso, non importa dove vado, anzi ogni posto vale l’altro.
Ciò che importa davvero è con chi vivere insieme, lavorare insieme. Anche se potessi vivere nel posto più bello del Mondo, ma in compagnia di soli promotori finanziari di qualche compagnia assicurativa; gente che mi romperebbe le palle tutti i giorni per convincermi a comprare le loro polizze… allora, che senso avrebbe?
Oggi è l’ultimo giorno di lavoro, mi sono licenziata di nuovo. Dico arrivederci a un bel gruppo di colleghi, grazie a loro, l’Italia è più bella.
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