06 agosto, 2008

Inizio della storia…

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La storia ha inizio con la fine della vita del Sig. Gilberto.

In merito a questo pensionato professore di storia e filosofia, Sig. Gilberto, ci sono molte leggende. Dicono che lui abbia letto più di una volta tutti i suoi 3.000 libri; dicono che abbia sottolineato tutte le pagine che ha letto; dicono che al primo piano della sua casa ci sia una ‘stanza segreta’, una stanza che non ha mai visto la luce del sole negli ultimi 20 anni, con la porta blindata e che solo il Sig.Gilberto poteva entrare; dicono che il Sig. Gilberto ne rifiutasse l’ingresso agli ospiti, viveva solo in questa casa, viveva solo nel suo mondo.

Due anni fa, sono entrata per la prima volta. Mentre entravo, pensavo a tutte le leggende. La mia prima impressione è stata: Oh Dio! Che casino! Poi, sono stata travolta da un’ondata di libri da ogni direzione. Come se il suo mondo fosse solo libri. Chissà come ha fatto Mosè a passare per il mar rosso? Adesso io, come se fossi Mosè, stavo passando attraverso un mare dei libri ed improvvisamente il mare si è diviso in due parti, lasciandomi un passaggio nel mezzo, in fondo vidi la figura di un vecchio che mi da le spalle: è il Sig.Gilberto. Lo vidi camminare verso di noi, poi, ci disse qualcosa però non capii nulla. Ma Corrado al mio fianco capì tutto e mi ripetè in Italiano, dicendomi: 'seguiamolo nel suo studio'.

Corrado mi toccò la spalla per rassicurarmi, e mi disse sotto voce nell’orecchio: ‘ha avuto un ictus anni fa che ha limitato le sue capacità di parola. Immagino che tu faccia fatica a capirlo. Però, sembra che abbia una buona impressione di te, perché l’ingresso al suo studio è riservato a pochi.’

Dopo aver sentito questa cosa mi sentii ancora più nervosa. Il Sig.Gilberto camminava lentamente chino sul se stesso, evidentemente sofferente a causa della sua malattia. Passammo attraverso un’ondata di libri dopo l’altra per giungere nello studio. Qua, non vidi nessun muro, soltanto una fila di librerie, tutto pieno di libri. Non saprei dire da dove il Sig. Gilberto tirò fuori due libri, uno sul Tibet, altro sullo Zen, poi mi diede i libri e mi disse qualcosa. Fui molto stupita e non seppi come reagire. Corrado mi toccò di nuovo la spalla, invitandomi a ricevere i libri, poi mi disse che erano regali dal Sig. Gilberto: ‘considerarli un dono però ricordati di restituirli perché lui è molto geloso dei suoi libri’. Veramente, rimasi interdetta, ricevetti quei libri muovendomi come un robot, fu tutto così strano!

Ho dimenticato che cosa fosse successo in seguito. Mi ricordo soltanto che 2 mesi dopo quella volta, rividi il Sig. Gilberto per caso e mi chiese come stavano i suoi due libri.

Quest’immagine del Sig.Gilberto, continuava a riapparire nella mia mente il giorno del suo funerale. Ho visto il suo cadavere in mezzo ai suoi libri, fino a quando il suo corpo è stato seoplto. Anche se il Sig.Gilberto non aveva una vita sociale molto attiva, oggi, al suo funerale, sono venute tante persone.

Il Signore Gilberto è andato, lasciando una casa e i suoi 3.000 libri.
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